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ta si ammirava la tomba, staccata dal muro, con lodabile scultura del cinquecento, della famiglia Savorgnana. Il soffitto mostra la Vergine assunta, bell’opera del Quaglia, ma nei riquadri misero mano i suoi scolari, e fra gli altri Camillo Lorio. Ippolita Venier e suo padre, Fulvio Griffoni e Giacomo Carneo avevan dipinte le tavole sparse sugli altari. Nel refettorio era posto Cristo in Emaus dell’Amalteo, lodato già dal Vasari.
SAN GIORGIO
La decantata bellissima tavola di Bastianello Florigorio1, che figura il titolare che dai morsi del drago libera una regal donzella, qui s’attragge l’ammirazione di chiunque nudre affetto per l’arti.
SANTA BARBARA
Questa chiesa, ultimamente ad altra forma ridotta, nobilitava colla sua facciata l’atterrato palazzo de’ signori della Torre, il quale in istucchi particolarmente ricchissimo era, e formavane parte. Avea essa il soffitto d’intaglio, come nei luoghi pubblici di Venezia. Le pitture che lo fregiavano, si serbano presso i signori succennati, e sono del giovine Palma. Rappresenta quella di mezzo la Trasfigurazione, le due dai lati Mosè, che riceve da Dio la legge, e Abacucco, che ciba miracolosamente Daniele, come pure gli evan-
- ↑ Storia pag. 49.