Pagina:Guida d'Udine.djvu/55

Da Wikisource.

D’UDINE 51

bellito dal seducente pennello di Giovan Battista Canal. Ma le pitture di teatro non sono immortali, onde convenne nel passato anno, farlo ridipingere da Giuseppe Borsato, e dal figurista Sebastiano Santi, per cui fu reso elegantissimo e degno di gareggiare con quelli dell’altre città.

CASE PRIVATE

Dove si eresse il nuovo seminario, che ad abbellire la piazza arcivescovile con magnificenza e grandiosità aveva eretto l’arcivescovo Gradenigo, e che ora è renduto quartier di soldati, vedeasi la casa Ettorea tutta fregiata delle pitture del Grassi. Conservansi dello stesso gli avanzi in quella degli Onestis nel borgo di san Bartolommeo. Vicino al palazzo, in una contrada angusta, sulla facciata della casa Belloni, dassi a vedere il grandiosissimo san Cristoforo, mirabile concepimento di Pomponio Amalteo1. Il palazzo Tinghi, altra fiata albergo coll’insegna della croce di Malta, è tutto dipinto dal Pordenone. Che se dal tempo di tutto struggitore guasta non fosse, sarebbe questa la bellissima delle case pei lavori divini di sì valent’uomo2. Nell’interno s’entra ad una stanza mostrante un insigne fregio di puttini dell’Amalteo. Vicino si rinveniva, a quanto dice il Vasari, san Giovanni evangelista, di cui non si conserva più traccia, di Bastianello Florigorio; e accanto alla Purità, san Girolamo di Francesco Alessiis, in questi ultimi anni cancellato. La casa Col-

  1. Storia 224.
  2. Idem. 72. 198.