Pagina:Guida d'Udine.djvu/9

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PREFAZIONE.


Non havvi città in pressochè tutta l’Italia, la quale sia mancante della sua Guida, se da Udine si prescinda. È vero, ch’essa non è antica, che sta fondata in una estremità della penisola, che non ha avuto nè opulenti ordini religiosi, nè ricchi Particolari; pure di questi difetti va a dovizia compensata, essendovi in copia pitture sì venete sì nazionali, chiese principali decoratissime, fabbriche varie nel loro carattere, famose per architetture, o per interni ornamenti. Oltrecciò non avendo essa guida, resta priva l’Italia d’un anello nella catena dalle belle arti. Ben lo conobbe in questi ultimi tempi il veneto governo, che per provvedere al decoro della città, commise a’ suoi reggitori che in essa pure tal lavoro si estendesse, i quali toste ne diedero la commissione a un loro concittadino pittore di professione, Giovambattista de Rubeis1. Lasciando egli dall’un de’ lati

  1. Annales T. 104 pag. 97, dove ai 18 settembre 1773 si paga il suddetto pittore per aver preso in catalogo tutti li quadri esistenti ne’ luochi pubblici di questa cità e ville soggette di ottima mano, relativamente a commissione sovrana.