Pagina:Guida d'Udine.djvu/10

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6 PREFAZIONE

quel suo pennello durissimo, per trattare la penna obbedì, e questa, informe abbozzo, anzichè guida, è la sola che si rinvenga. Si avrebbe dovuto farla correggere dai troppi errori, de’ quali il costui cattivo gusto nell’arte, e la mancanza di cognizioni nel resto, l’aveano riempiuta ed estesa a più largo confine, che non portava il sovrano comando, talchè non si limitasse alle sole pitture, renderla di pubblica ragione. Ma intanto sopravennero le rivoluzioni e i politici cambiamenti del 1797, i quali a più serii e gravi pensieri l’animo de’ magistrati rivolsero. In que’ giorni tempestosi, avversità comune a tanta parte d’Italia, non solo i monumenti dell’arte andaron guasti e dispersi, le chiese furon spogliate per sempre dei loro capi lavori, che riluttanti lasciarono le usate sedi, ma la città tutta perdette la propria fisonomia. Le traccie di tal dolente catastrofe affacciavansi a me che volgeva in mente il pensiero di stendere una guida, la quale a compier venisse la mia Storia delle arti friulane, e mostrasse come in azione e in iscena quegli artisti che dato io aveva a conoscere. Ma in che modo, io dicea meco stesso, si può descriver Udine qual fu, quando avea le sue chiese, le sue confraternite, i suoi luoghi pubblici, ch’erano gli elementi e la culla delle arti belle? Come avrà essa una guida a quella delle altre città somigliante? E tal considerazione mi aveva fatto più d’una volta gittar la penna. Ma poscia riflettendo a mente tranquilla, che alla fin de’ conti molte delle cose principali rimangonsi inviolate tuttavia e che lo spirito di cotesta guida non è già di servire ad una sterile curiosità, ma alla storia dell’arte; che per far conoscere tutti gli artisti di vaglia, che hanno in Udine lavo-