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La fabbricazione delle tele è industria sparsa in ogni angolo della Provincia e grandissimo è il numero dei telaj isolati a mano, battenti per gran parte dell’anno.

Quest’industria dà lavoro anche in alcuni pii stabilimenti e i campagnoli vi attendono o per proprio conto o per commissione di privati e di parecchie spettabili Ditte della Città.

Non è facile indicare la quantità della materia prima impiegata nè quella della produzione, di certo però questa supera il bisogno locale e ne esce in media all’anno una quantità di 200 mila metri distribuendosi in Piemonte, nel Genovesato, nel Veneto e negli antichi ducati. I tessuti di cotone si spediscono persino in Sardegna e in Sicilia. In Bergamo e Treviglio si notano anche tessitorie in seta ed in cascami di seta.

Ferro. — Quando la Provincia Bergamasca aveva con sè la Valle Camonica numerava 13 forni fusorj, con un lavoro in media di mesi sei cadauno, fondendo con quasi 120 mila quintali di combustibile, presso a 300 mila quintali di minerale e producendo circa 120 mila quintali di ferraccio. Aveva inoltre 158 officine, 182 magli tra grossi e piccoli, 244 fuochi tra grandi e piccoli, che consumavano 63,166 quintali di ghisa, e 10,734 quintali di rottame od avanzi di ferro e 160 mila quin-