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Pagina:Guido Carocci, Il ghetto di Firenze.djvu/44

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42 il ghetto di firenze


Ne’ tempi repubblicani, la piazza fu adorna di palazzi, di torri, di edifizi splendidi.

Dov’è la facciata dello stabile del Ghetto sorgevano il superbo palagio dei Tosinghi, alcune case dei Della Tosa e dei Medici e la loggia dei Tosinghi che occupava l’angolo fra piazza del Mercato e la Via oggi dei Naccaioli, difaccia alla chiesa di S. Maria in Campidoglio.

In faccia, erano il palazzo degli Amieri appartenuto già ai Nerli, la torre dei Caponsacchi confiscata a questa famiglia e concessa all’Arte dei Medici e Speziali, varie case de’ Caponsacchi, altre dei Da Cignano e sull’angolo di Calimara il bellissimo tabernacolo di S. Maria della Tromba esso pure appartenuto all’arte dei Medici e Speziali. Dal lato che guarda levante, fra le due antiche chiese soppresse di S. Maria in Campidoglio e di S. Pier Buonconsiglio, erano varie case de’ Tornaquinci, degli Odarrigi, degli Alfieri Strinati, che avevano al pianterreno botteghe di rigattieri: e rigattieri stettero dipoi in tutte quelle che erano al pian terreno delle case del Ghetto dal lato della piazza. In faccia, accanto alla chiesa di S. Tommaso, che fu di patronato di casa Medici fin da’ tempi antichissimi, sorgevano palazzi e torri dei Sizi che corrispondevano anche in Via dei Cardinali e in Via degli Speziali.