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Pagina:Guido Carocci, Il ghetto di Firenze.djvu/65

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il ghetto di firenze 63

di tanta grandezza antica non restò più nemmeno il nome.

Accanto alle case dei Della Tosa, proprio sull’angolo che prospetta l'antica chiesa di S. Maria in Campidoglio, soppressa nel passato secolo e ridotta a modesto albergo, era una antica loggia, una loggia grandiosa, elegante, sostenuta da graziosi pilastri ottagoni coi capitelli a foglie di loto adorni di stemmi. Era la loggia dei Tosinghi. All’esterno, dove furono due dei pilastri, si vede tuttora lo stemma dei Tosinghi, il leone rampante seminato di lune; nell’interno poi erano ai capitelli gli stemmi delle famiglie imparentate con quella che possedeva la loggia e, proprio in questi giorni, nel fare certe indagini, mi venne fatto di ritrovare in un capitello uno stemma con tre stelle accostate da due fregi in banda.

La loggia dei Tosinghi è fra le meno note di Firenze; però quel che resta tuttora di essa, vale a dimostrare com’essa fosse per costruzione abbastanza ampia ed elegante.

E le logge avevano nell’antica Firenze una importanza speciale, non servendo unicamente per adornamento dei palagi e di rifugio contro le intemperie; le logge erano segno di altissima nobiltà e potenza per le famiglie che le possedevano, erano luogo di ritrovo, di convegno e servivano