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Pagina:Guido Carocci I dintorni di Firenze 01.djvu/189

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BARRIERA DELLE CURE. 155

una casa da signore dei Buonajuti che passò più tardi nei Vivuoli ed alla fine del XVI secolo nei Rinuccini.

Baccano. — Porta questo nome la località nella quale dalla strada detta dei Bosconi si dipartono tre differenti vie: quella che conduce a Castel di Poggio e Vincigliata, quella di Muscoli e l'altra per Saletta e Montereggi. Tradizionalmente si fa derivare questo nome da un tempio antico dedicato a Bacco, che parrebbe esistito in queste vicinanze, ma del tempio non si trovano tracce, nè l’affermazione è accertata da documenti di sorta.

Per la Via di Muscoli, troviamo le seguenti località:

Chiesa di S. Michele a Muscoli. — È una delle antiche parrocchie suburbane di Firenze e se ne hanno lontani ricordi. È posta sulla pendice di Monte Fanna in mezzo ai beni che per un lungo corso di secoli appartennero alla famiglia Mancini, la quale fin da tempo remoto fu patrona di questa chiesa. Piccola, modesta e ridotta in grave stato di deperimento, la chiesa di S. Michele venne restaurata nell’anno 1894 ed in quest’occasione, liberata dalle brutte decorazioni che la deturpavano, venne con molta cura restituita all’elegante e severo carattere del XIV secolo.

Alfiano. - Villa Morgan. — Fin da tempo remoto fu una delle case da signore della famiglia Mancini, la quale ebbe numerosi possessi sui monti attorno a Fiesole. Fu, certo per la sua comoda e bella situazione, una dei soggiorni campestri favoriti da quella illustre famiglia, sicché essa la tenne costantemente in possesso dal XIV al XIX secolo.

Modernamente era di proprietà Campolmi.

Monte Fanna. — Fra le valli del Mugnone e dello Zambra, oggi Sambre, s’inalza al disopra degli altri poggi il monte Fanna la cui vetta è a m. 1 420 sul livello del mare. Su questo monte fu un antico castello in origine de’ Cattani di Cercina. Dipoi andò nei Mancini che lo lasciarono cadere in rovina. Nel 1369 vi rimaneva una torre circondata da ruderi che Lello del fu Giachetto Mancini vendè insieme ad un podere per 400 fiorini d’oro a Piero del fu Neri di Lippe Del Palagio. Più tardi i