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Pagina:Guido Carocci I dintorni di Firenze 01.djvu/271

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BARRIERA DEL ROMITO 229

Le Pergole. - Villa Fairfax Cholmeley. — Nel XIV secolo era questa una delle case della famiglia Gori; dipoi fu dei Benci, dai quali passava per compra fatta nel 1494, in Filippo di Niccolò Manovelli. Un secolo dopo, essa era passata in parte in possesso delle monache di S. Maria della Misericordia e da queste e da Niccolò di Simone Manovelli ne faceva acquisto Giovanni di Bernardo Arrighi. Nel 1604 Maria vedova di Giovanni di Simone Arrighi la vendeva a Bencivenni di Stefano Albertinelli i beni del quale vennero poi venduti dai Sei di Mercanzia a Lionardo del Senatore Raffaello Carnesecchi. Ma dopo cinque anni, nel 1609, questi alienava il possesso ad Alessandro del Senatore Andrea Alamanni e dagli Alamanni, nel 1679 lo ricomprava Jacopo Mandorli. Il sacerdote Pier Filippo Mandorli legava nel 1751 i suoi beni alla confraternita dei Padri di S. Filippo Neri dalla quale nel 1753 ne faceva acquisto Diacinto di Antonio Ganucci, uno dei più ricchi cittadini de’ suoi tempi. A’ Ganucci restò la villa fino al secolo scorso.

Le Pergole. - Casa Fairfax. — Fu questo uno dei più antichi edilizi che ad uso di casa da signore sorsero sul colle delle Pergole e attorno ad esso costituì il primo nucleo de’ suoi possessi una famiglia originaria di questa località, i Gori che si dissero da Careggi. Essi furon dapprima fieri campioni di parte ghibellina ed ebbero in seguito parte non ultima nelle vicende della storia fiorentina. Nel 1357 Niccolò e Lionardo del fu Goro fanno comprare una casa e delle terre alle Pergole e nel 1375 Niccolò del fu Goro acquista da Francesco del fu Agnolo di Dino da Careggi «un resedio con casa, due canali atti a far vino e delle terre» in questa località stessa. Da quell’epoca fu questa casa la residenza campestre dei Gori che la tennero fino all’anno 1464 in cui la vendevano a Domenico di Neri Bartolini-Scodellari. Nel 1534 la compra Giovanni di Bartolommeo Arrighi e d’allora questa vecchia casa da signore segue la sorte dell’altra villa vicina convertita ormai in più comoda dimora signorile. Nel 1776 i Ganucci nella loro denunzia di possesso dissero che l'an-