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Pagina:Guido Carocci I dintorni di Firenze 01.djvu/274

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232 I DINTORNI DI FIRENZE.

dori abbaglianti di quella famiglia che era ormai divenuta arbitra delle sorti della patria. Attorno a Cosimo I, mercante ardimentoso che trovava tempo da dedicare agli studj più geniali ed a Lorenzo il Magnifico ingegno multiforme ed assimilatore che rivaleggiava in dottrina cogli ospiti suoi illustri, la villa di Careggi vide raccolti artisti celebrati come Donatello, Michelozzo, Filippo di Brunellesco, Leon Battista Alberti, Michelangelo, il Bertoldo, il Granacci; filosofi e letterati insigni come Pico della Mirandola, il Poliziano, Marsilio Ficino, Cristoforo Landini, Bartolommeo Scala, Carlo Marsuppini, Filippo Valori, Piero Del Riccio e tanti e tanti altri dai quali ebbero vita l'accademia del disegno e quella filosofica in onore di Platone. Cosimo e Lorenzo che suolevano trascorrere i giorni più lieti della loro vita a Careggi, esalarono entrambi l’ultimo sospiro fra queste mura e con loro si spense la luminosa tradizione che rese glorioso il nome di questa villeggiatura deliziosa. Cacciati i Medici, l’ira di quella fazione di giovani arditi e caldi di sentimento di libertà che si chiamò degli Arrabbiati, si sfogò contro tuttociò che ricordava la potenza della famiglia odiata ed anche la villa di Careggi fu data in preda alle fiamme che ne distrussero i tesori preziosi accumulativi dai suoi signori. Alessandro de’ Medici venuto al potere la fece risarcire e Cosimo I la restituì al perduto splendore affidandone l’ornamentazione al Pontormo, al Bronzino e ad altri fra’ più celebrati artisti del suo tempo. Però essa non rivide più le splendide riunioni che l’avevan resa celebre, restò confusa fa le molte altre villeggiature della corte Medicea e divenne quasi un inutile aggravio del patrimonio della corona. Così il 18 settembre 1779 l’amministrazione Granducale se ne disfaceva, vendendola insieme a tutti gli annessi per 31,000 scudi a Vincenzo Orsi. Da questa famiglia l'acquistava nel 1848 il Cav. Francesco Sloane il quale la ridusse a più comodo luogo di villeggiatura, aggiungendovi con nuove compre una vastissima tenuta all’intorno. Alla di lui inerte la villa passò per eredità nei Conti Boutourlinn i quali pochi anni addietro la vendevano all'attual proprietario.