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Pagina:Guido Carocci I dintorni di Firenze 01.djvu/286

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244 I DINTORNI DI FIRENZE.

del Maestro Taddeo del popolo di S. Donato dei Vecchietti per dotare la chiesa di una tavola con Nostra Donna e S. Lorenzo e di una campana. La tavola, se fu fatta, andò certamente dispersa in tempi lontani, perchè oggi non esiste, nè se ne ha affatto memoria.

Nel popolo di Serpiolle si trovano queste ville:

Lepricino o Lepricine ed anche Le Precine. - Villa Martini. — Del nomignolo di questa villa, non è facile trovare l'etimologia; ma esso si trova ricordato fino in documenti del XIII secolo. Ai primi del quattrocento la villa, situata in poggio ed in deliziosa situazione, era dei Giunta Bindi cospicua famiglia di lanajoli originaria di Calenzano. Essa ne fu padrona fino all’anno 1604, in cui i Signori di Mercanzia per provvedere agli affari degli eredi di Niccolò la vendettero a Michele di Zanobi Grazzini. Dai Grazzini andò per eredità nei Bartolini Baldelli e da questi nei Mori-Ubaldini Alberti che la vendevano al Cav. Sloane, il quale aggiunse al suo possesso di Careggi questo ed altri beni del popolo di Serpiolle. Dipoi fu dei Boutourlinn.

La Casa Bianca. - Villa Martini. — Appartenne nel secolo XV alla famiglia Inghirlani che aveva palazzo e case nella via de’ Gori, oggi del Canto de’ Nelli. Nel XVII secolo passò nei Grazzini e venne unita agli altri possessi di Serpiolle de’ quali seguì le sorti

Torre al Prato. - Villa Warrak. — Nel 1427 questa casa da signore apparteneva alla famiglia Ciofi che aveva le sue abitazioni nel popolo di S. Lorenzo ed era di Messer Antonio d’Ugo, valentissimo giureconsulto. I successori di lui l’ebbero fino alla fine del XVI secolo e dipoi fu di una famiglia Rombenchi e quindi dei Baldi.

Da Serpiolle la via che costeggia le pendici orientali del Monte Girello conduce rapidamente a

Cercina. — La contrada è importantissima per memorie storiche, per la sua felice giacitura e per i molti ricordi di antiche chiese in gran parte distrutte o soppresse, le quali stavano a dimostrare come in antico questi luoghi dovessero esser più popolati di quello che oggi non siano.

Pieve di S. Andrea a Cercina. — Certamente è questa una delle pievi più antiche e più importanti, non solo dei