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Pagina:Guido Carocci I dintorni di Firenze 01.djvu/315

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BARRIERA DEL PONTE ALL’ASSE. 273

duta nel 1565 dai figli di Alessandro a Francesco di Gio. Battista Mochi. Nel 1591 era di Ginevra di Andrea spadajo, poi fu di Jacopo di Bartolommeo calzolajo e di Salvestro Magliani che nel 1621 la vendè agli Stiattesi. Da Andrea Baldanzi che la possedette dipoi, la comprò nel 1649 Cosimo di Rodolfo Dei ai successori del quale lungamente appartenne.

Chiesa di S. Silvestro a Rufignano. — Risiede questa chiesa sulla ripida pendice di Monte Girello al disopra di Quarto. Antichissima d’origine, perchè ricordata fino dal XII secolo, si disse volgarmente S. Rufignano, sebbene fin dall’origine fosse dedicata a S. Silvestro, perchè soggetta al patronato della celebre Badia di S. Silvestro di Nonantola nel Modenese. Tale patronato sussisteva anche nel 1322, ma era diviso coi parrocchiani e più tardi questa metà passò al monastero di S. Pier Martire o di S. Felice in Piazza di Firenze. Della sua primitiva costruzione serba qualche traccia nella parte esterna e nel campanile a torre, ma per causa della instabilità del suolo ha dovuto esser più volte restaurata e quasi ricostruita. Modesta di proporzioni e di forme, non offre pregi artistici di sorta, perchè ad eccezione di un ciborio Robbiano, regalato nel 1899 dal sig. Uzielli proprietario di una vicina villa, e di un mediocre e deturpato affresco del 1600 all’altare dei Carlini, non possiede opere degne di considerazione. Alla chiesa di Rufignano venne unita la piccola parrocchia di S. Bartolommeo a Carmignanello, dov’era una pregiata tavola che, logorata dall’umido e dai tarli e perduta affatto, si trova da molti anni in una stanza della canonica di S. Silvestro.

Casale. - Villa De Saint-Seigne. — Di questa villa, elegante e ricca di decorazioni del XVI secolo, sia nel suo fabbricato, sia nei suoi annessi, si hanno lontani ricordi. Nel XIV secolo era di un Lapo di Ridolfo ed in quello successivo della famiglia Fei del gonfalone Unicorno che la possedeva anche ai primi del cinquecento, in cui pervenne nei Pagni. Maria Maddalena di Piero Pagni la vendè a Matteo Carlini di una ricca famiglia originaria della Val-


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