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Pagina:Guido Carocci I dintorni di Firenze 01.djvu/66

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48 I DINTORNI DI FIRENZE.

la rivendè nel 1600 ai Salviati e da Fulvio passò in eredità al marchese Gio. Battista Bourbon Del Monte. La riduzione del fabbricato al grandioso aspetto presente devesi a questa famiglia alla quale appartenne la villa fino a poco tempo addietro. Dal patrimonio Del Monte ne fece acquisto il proprietario attuale Ing. Alfeo Versè

Di fianco al cancello che corrisponde sulla piazza Tommaseo, è in un tabernacolo un affresco del XV secolo rappresentante la Madonna col bambino, lavoro buono in origine, ma più volte ritoccato.

Rammenteremo ora le ville e gli altri edilizi sparsi sul colle di Settignano e che per antichità di costruzione e per storiche ricordanze presentano una maggiore importanza.

Feliceto. - Chiesa e Monastero degli Olivetani. — L’uno e l’altro sono di moderna costruzione, giacché in questa località esisteva soltanto una villa di origine abbastanza antica. Sulla fine del XV secolo la casa era degli eredi di Jacopo di Bartolommeo da Settignano scalpellatore ben noto per alcuni suoi pregiati lavori. Nel 1534 essa apparteneva a Francesco di Marco Mechini e nel 1632 dai Mechini l'acquistava il Rev. Giovanni Sborrini rettore di S. Leonardo in Arcetri col patto che alla sua morte dovesse passare, come passò di fatto nel 1650, ai Frati di S. Croce, i quali ne furono padroni fino alla prima soppresione.

La villa acquistata, diversi anni addietro dai Monaci di Montoliveto, venne ridotta a monastero, al quale fu aggiunta una elegante chiesa di stile ogivale costruita sul disegno dell’Ing. Carlo Alberto Cirri. Il convento serve ora di casa generalizia e di noviziato di quell’ordine monastico.

Il nomignolo di Feliceto insieme agli altri di Selva e di Bosco ricorda come anche questi colli, oggi ridotti quasi del tutto a cultura, fossero in tempi lontani ricoperti di boscaglie.

Feliceto o S. Maria. — Era una villa della famiglia Cerretesi e modernamente appartenne alla famiglia Senarica. Recentemente a cura d’un benefico comitato di signore straniere è stata ridotta a comoda casa di convalescenza per le persone di servizio che escono dallo spedale.