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Pagina:Guido Carocci I dintorni di Firenze 01.djvu/71

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BARRIERA SETTIGNANESE. 53

Monte alle Fonti o la Torre. - Villa Malatesta — Fu antico possesso della famiglia Serragli che nel 1471 la vendeva a Caterina de’ Neri. L’acquistava nel 1534 Ser Bartolommeo di Niccolò Del Tavolaccino ed il figlio di lui Ser Domenico la rivendeva nel 1566 a Basilio d’Antonio Carducci. Successivamente passò nei Del Garbo nel 1564, negli Anselmi nel 1576, nei Rucellai, nei Giacomelli nel 1672 e nel 1682 nei Targioni che la possederono fino a’ primi del XIX secolo. Fu dipoi Pellegrini, poi de’ Codacci i quali la vendevano ai Malatesta. Dimorò in questa villa Adeodato Malatesta valentissimo pittore modenese morto sul declinare del secolo scorso.

Ai Fancelli. - Casa Romanelli. — È questo il luogo che servì di dimora ad una delle più antiche e più note fra le famiglie di artisti settignanesi. I Fancelli esercitavano fin da’ primi del XV secolo l’arte di maestri di pietra e da quell’epoca fino a tempi moderni hanno dato all’arte maestri valentissimi. Più d’ogni altro è degno di ricordo Luca di Bartolommeo, nato nel 1430, che fu uno de’ migliori architetti de’ suoi tempi e che a Mantova, come a Firenze eseguì opere di altissimo pregio. Eccellenti artisti furono anche gli scultori Bernardo, Domenico, Giovanni, Chiarissimo, Jacopo ed altri Fancelli; nè va dimenticato fra i più moderni l’architetto Giuseppe che ricostruì il castello di Vincigliata. Dopo oltre due secoli, la casa dove i Fancelli avevano avuto la loro origine fu venduta nel XVII secolo a Bartolommeo Cambi. In seguito passò in dote alla Cappella di S. Niccolò nell’oratorio della Madonna della Tosse appartenente allora ai Frati di S. Gallo i quali ne conservarono il possesso fino alla soppressione leopoldina.

La Pastorella o il Monte. - Villa Gargiolli. — Dai primi del XV secolo fino al xvi inoltrato fu casa da signore, dei Riccialbani, antica famiglia fiorentina che ebbe le sue prime abitazioni a Firenze in via dell’Anguillara. La villa apparteneva nel 1420 a Giovanni di Niccolò Riccialbani cittadino di molta autorità che per cinque volte fu eletto al supremo ufficio di Gonfaloniere della Repub-