Pagina:Guido Carocci Il viale dei colli 1872.djvu/14

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c’è la cancellata dietro alla quale appariscono gli elegantissimi e ricchi fabbricati delle scuderie reali costruite un quattro o cinque anni fa. Dall’altro lato ci sono un’infinità di villette dalle forme eleganti, dall’architettura variata, ma generalmente pura e corretta. Esse son tutte circondate da un bel giardinetto pieno di fiori, chiuso agli occhi profani de’ passanti con una cancellata ed una lastra di ferro. Vi son poi due strade che mettono in comunicazione il viale colla via Dante da Castiglioni e quindi coll’antico e severo stradone del Poggio Imperiale.

Siam giunti al primo ripiano. È un bellissimo giardinetto intersecato da viottole tortuose, abbellito da aiole piene di piante e di fiori, accomodati e piantati con un gusto squisito.

Un laghetto incantato, in mezzo al quale zampilla un getto purissimo d’acqua e nel placido specchio del quale si riflettono le rigogliose piante e le roccie artificiali che lo circondano, serve a render più gaio cotesto superbo giardinetto.

Sediamoci un po’ sulle comode panchine che adornano le viottole e facciamo la nostra prima stazione.

Cinque anni fa appena, fuori della porta Romana a man sinistra, s’entrava subito in un bellissimo viale ombreggiato da platani secolari che conduceva ad un piccolo villaggio di poche case che sorgevano quasi accanto alle mura della città; villaggio che, quasi a indicare la sua modesta e semplice esistenza, la sua posizione nascosta fra l’ombra dei platani e dei bastioni, si chiamava La Pace.

Ora villaggio e viale sono incorporati negli annessi delle scuderie reali.