Pagina:Guido Carocci Il viale dei colli 1872.djvu/21

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a man dritta è l’antica villa di casa Barducci-Chierichini detta il Palagio del Barduccio, che a dispetto dei tempi e dei restauri conserva ancora parecchie traccie della sua antica costruzione. In faccia il Barduccio è la grandiosa villa Morelli detta La Luna, dalla famiglia antica e potente dei Della Luna che la edificò e la possedè per lungo tempo. Cotesta villa, posta in uno dei più graziosi punti del viale ed in una delle più belle posizioni de’ contorni, conserva tuttora alcune tracce della sua maestosa costruzione e fra le altre un bellissimo e spazioso portico sostenuto da colonne d’ordine composito dal lato di levante.

Nel tempo dell’assedio questo luogo fu occupato e fortificato dagl’Imperiali che vi eressero perfino un bastione per battere Belvedere, la torre del Mascherino e tutte le altre opere di fortificazione lungo le mura della città fra Porta Romana (Firenze)|porta Romana e porta S. Giorgio.

Proseguendo per la stessa via s’incontrano altre ville. In una di queste, che è prossima alla villa della Luna, abitò il celebre Pietro Tacca, che vi condusse a termine alcune delle sue opere sublimi e, secondo dice il Manni, vi morì nel 1640. Cotesta villa divenne poi proprietà dei Serrati, avendo la figlia del Tacca sposato uno di quella famiglia. Sulla strada si trovano ancora le antiche ville Vecchietti, Guidetti, Spinelli, e poi la parrocchia di San Leonardo in Arcetri.

Incerta è l’epoca della fondazione di cotesta chiesa, com’è incerta l’etimologia del nome di Arcetri dato ai colli sui quali è costruita. Anticamente il colle S. Leonardo si diceva di Lepore, o d’Ilepri, nome che il Moreni ed altri eruditi credono possa essergli stato dato dalla famiglia Alepri consorte dei Galigai, che pare avesse qui dei possessi.