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di guittone d'arezzo | 191 |
104
Uno strattagemma quando la donna abbia il marito o il padre lontani.
Quando la donna ha ’n oste o ’n altro lato
marito o padre o suo procian parente,
faccia l’amante come lí sia stato;
4poi torni e mandi lei dir mantenente:
Madonna, cotal uomo si è tornato
a cui tal, vostr’amico, un convenente
impose che dicesse a voi in celato:
8sí ’l vi vorrebbe dir, se v’è piacente.
S’ella s’avede, dice: est’è saccente,
che ’l messo non vol saccia il voler ch’hae,
11ed io posso mostrar non saccia nente:
se far lo deggia, or n’ho matera assae.
Se non s’avede, amen loco consente,
14ove lei parle; e forse più gli fae.
105
Consiglia l’amante a farsi amico di persona che sia nota alla donna.
Anche si può l’amante inamicare
di donna o d’uomo, che suo conto sia,
e tanto di piacere deali fare,
4che volenteri in servir lui se dia:
e da poi ciò, sará degno mostrare
quello che lo cor suo vole e desia,
e quanto saverá meglio, pregare
8come di ciò atato esser vorria.
E, se la donna, o l’om che sia, vol bene,
a compimento adesso il fatto tegno:
11ché s’a convento a ciò ch’e’ vol non vene,
sí la conduca a loco per ingegno;
ch’a convento od a forza pur convene
14far ciò che vol l’amante for ritegno.