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192 | sonetti d’amore |
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Molto vale ad atteggiarsi a difensore della donna.
Me pare aver ben dimostrata via,
che chi la sa compiutamente usare
che per necisitá quasi la dia,
cui dura assai coralmente d’amare.
5Ma d’essa como l’om vo la balia
e come l’aggia, non se pena guare
se no la parte; e so ch’è restia
e con poco procaccio d’acquistare.
Com de’ tal omo donna concherere,
10che sé dovria mai sempre blasmare
quella che l’accogliesse in suo piacere?
Molto val om ch’a donna possa stare
a difension, poi ch’om ben la rechere
e li fa ciò ch’op’è ver quello afare.
107
Occorre farsi orgoglioso quando la donna diventi orgogliosa.
Con prego e con merzé e con servire
e con pietanza e con umilitate
e con esser piagente in fare e ’n dire
ver lei e ver ciascun di sua amistate,
5e ver ciascuna cosa, ond’avenire
possa in bon pregio de le genti orrate,
la condurrá per forza in suo piacere,
ché contra ciò non po’ aver potestate.
Ma è talor che la donna ama di voglia,
10vedendo l’om di sé ben disioso:
sí se conforta e ver de lui s’orgoglia.
Alor val ben ver lei farsi orgoglioso,
e demostrar che de l’amor si toglia,
e di meglior di lei farsi amoroso.