stre opere reputare dobiamo. Parlava raro, ma quando pur parlava, erano prudente le sue parole. Era ornata et polita in tutte le cose; che ancora la sua politeza et ornamento, cum sua benigna memoria, odore me rende. Era remota. Non fu curiosa in vedere feste. Fu assai virtuosa ne lo exercitio donesco, et discreta gubernatrice de la casa, iocunda et grata in ricevere li parenti et amici, in forma che uno ucellino facea parere falcone. Havea piacere assai in audire legere li versi de Virgilio; legea lei voluntiera Plinio de naturali hystoria, posto in materna lingua, et de li libri spirituali et sancti. Fu donna molto devota et de bona conscientia. Quando a le mane qualche lucro me pervenea, me dicea guardasse non fusse de peccato, perchè più presto volea l’aqua et il pane, che le delicate vivande contro coscientia. Secundo le sue substantie fu elemosinatrice. Se dolea alcuna volta non