Pagina:Gynevera de le clare donne.djvu/477

Da Wikisource.

a mi non è piaciuto, per prudente consiglio, le loro virtute amplamente narrare; sì perchè non fusse io iudicato adulatore, peccato nephandissimo, et sì perchè non se può, se non al termine de la vita, chiamare l’huomo beato. Come corroborare questo saprei, per havere veduto a li mei giorni alcuni homini et donne in grande virtute de honesta vita vissi, et già celebrati in carthe, et poi in quello beato stato non se sono conservati, per obtemperare a la humana fragilità di lasivi apetiti, per il che hano inquinati de sterco la sua bona fama.

Se a questo argomento o opera mia, te fusse risposto, che io molto difusamente ho celebrato quella pudica donna che ancora vive, responderai, che io debbo essere tollerato, se in tante mie lucubratione ho voluto refrigerare la mia mente de le felice condictione, a mi familiare et care, de tanta honesta donna, senza