Pagina:Historia della Sacra Real Maestà di Christina Alessandra Regina di Svetia.pdf/193

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che la Maestà sua havrebbe potuto andar disponendo l’animo suo, e al compatimento, & all’edificazione.

Giace Bologna alle radici del Monte Appennino nel mezo della via Emilia, di forma bislonga, e quasi a somiglianza d’una Nave. Ha dodici porte, che mostrano, qual sia la di lei grandezza, vi passa a canto il Fiume Savena, e per mezo un ramo del Reno navigabile sin a Malalbergo lontano da Ferrara circa 20 miglia, dove poi s’entra nella Valle detta la San Martina che conduce sin a Ferrara. Gli edificij sono ampli, comodi, e più maestosi dentro, che fuori. Vi sono portici spatiosi per tutte le strade per lo che si può girar tutta la Città senz’esser tocco dalla pioggia, né dal Sole. E’ ripiena di nobiltà, virtuosa, splendida, e cortese, è abbondante di tutto, ricca, e popolata, con un territorio il più ameno, e fecondo, che sia in alcun’altra Provincia d’Italia. Vi è un nobilissimo studio, nel quale fioriscono soggetti eminenti in ogni genere di scienze. Sono i Bolognesi habili ad ogni esercitio; l’armi, le lettere, e’l negotio vi spiccano in sommo grado; la nobiltà in particolare è di grand’attitudine, e di continuo si rende illustre ne gli esercitij della gloria, e de gli honori. Questa sì bella, sì ricca, sì felice patria è governata adesso dall’antedetto Cardinale Gio. Girolamo Lomellino del titolo di S. Onofrio, Cavaliere delle più nobili, e cospicue famiglie di Genova, che doppo haver esercitato le cariche di Referendario, di Chierico di Camera, di Tesorier Gene-