Pagina:Historia della Sacra Real Maestà di Christina Alessandra Regina di Svetia.pdf/233

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rilevato monte attorniato da colli, e monticelli tutti ameni, e fruttiferi, cinta da vecchie mura con qualche antica torre per batteria da mano. Fu ricevuta alla porta dal Sig. Luigi Bighi Governatore, e da quel Magistrato, Capi del quale erano i Signori Mario Massucci, Bonfrancesco Vulpiani, e Giacomo Angelelli, Gentilhuomini principali, le contrade si trovarono non solo spallierate di Soldatesca numerosa, ma vagamente tappezzate, tutto che la pioggia fosse grandissima, & in tal guisa fu Sua Maestà accompagnata fuori dell’altra porta: Si sarebbe ella fermata qui un tantino per vedere nella Chiesa maggiore il sepolcro di Gregorio XII sommo Pontefice, che nel Concilio di Costanza rinunciò il Papato; ma per lo tempo cattivo continuò il viaggio. Quattro miglia più avanti in un Campo assai spatioso si viddero per ordine del prenominato Marchese Tassoni squadronati più di 8000 Soldati a piedi, & a cavallo, co’ quali fu con salve copiose di moschettate salutata Sua Maestà: Essa passando il fiume Potenza, che fende, & irriga una bella, e dilettevole Valle spondata da monti, e colli fruttiferi, gionse finalmente all’Arco Pio vicino alla porta della Città: l’Arco sudetto è così chiamato, com’eretto dalla felice memoria del già Cardinal Carlo Emanuele Pio, che nel governo di quella Provincia con una gloriosa direttione guadagnò gl’applausi, e le benedittioni universali di tutti quei Popoli. Dal detto Monsignor Governator Gallio, e dal