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Pagina:Historia della Sacra Real Maestà di Christina Alessandra Regina di Svetia.pdf/96

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golare per corrispondere alla stima, molto ben meritata da quelle Dame, avezze a mescolarsi con spiriti virili ne’ maneggi de gli affari più grandi.

Quella sera, dovendo giocare un fuoco d’artificio straordinario, la Regina andò a vederlo invitatavi dall’Arciduca. Sette settimane continue si fermò nel Pallazzo trattata da Sua Altezza Arciducale con ogni magnificenza; ne gli mancarono trattenimenti di varij esercitij, e passatempi virtuosi, e nobili, fra quali ne gl’ultimi giorni di Carnevale gli fu recitata non so che opera in musica, nella quale puote godere, & ammirar quanto di bello, di buono, e di grande vi poterono emulare l’ingegno, e la generosità. Alli dieci di Febraro dal Palazzo dell’Arciduca, passò ad alloggiare in quello del Duca di Eghemont, facendosi le spese da sé, dove fu qualche tempo occupata nel ricevere le visite non solo di tutti li Principi, Principesse, Dame, e Cavaglieri, ma di moltissimi litterati che da ogni parte concorrevano, o come linee al centro, o come fiumi al mare. Introdusse qui pure Sua Maestà alcuni esercitij virtuosi due volte alla settimana per trattenimento dell’animo suo nobile, e sollevato, & in questi continuò sino alla morte della Regina Maria Eleonora sua madre, seguita alli 12 Marzo 1655 in Stocholm. Ricevé sì trista nuova dal Baron di Spaur già suo Gentilhuomo di Camera, e Residente in Francia speditogli dal Re di Svetia.

A sì doloroso avviso si ritirò ella subito ad una ca-