Pagina:Hoffmann - Racconti I, Milano, 1835.djvu/133

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conservata la potenza di consumar l’uomo coll’uomo medesimo, infondendogli il desiderio dell’infinito, la sete di ciò che non gli è dato di raggiugnere.

Questa specie di conflitto di Dio e del demonio è la lotta della vita morale e della vita materiale. — I desiderj suscitati dalla gagliarda organizzazione di Don Giovanni lo inebbriarono, e un ardore sempre crescente fece bollire il suo sangue, e lo spinse senza tregua verso i piaceri de' sensi, colla speranza di trovarvi una soddisfazione che indarno ei cercò.

Non vi è nulla sulla terra che più dell’amore innalzi 1'uomo nel suo più intimo pensiere. Egli è l’amore la cui misteriosa e immensa influenza illumina il nostro cuore, e vi spande ad un tempo la felicità e la confusione. Si può egli maravigliarsi che Don Giovanni abbia sperato di mettere in calma coll'amore i desiderj che gli straziano il petto, e che il demonio abbia in ciò stesso tese le sue reti? È desso che ispirò a Don Giovanni il pensiero, che coll’amore si possono già sulla terra compire le promesse celesti che noi portiamo scritte in fondo dell’anima