Pagina:Hoffmann - Racconti II, Milano, 1835.djvu/106

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sei franchi di mancia, al postiglione, e sarò in un’ora al più tardi a Dresda, ove all’Angelo d’Oro, all’Elmo o alla Città di Naumburg mi aspettano una buona cena ed un buon letto. Mentre tu viaggi così nell’oscurità, tu vedi in lontananza un lume vacillante d’uno splendor singolare. Arrivato più vicino tu vedi un circolo di fuoco, in mezzo del quale sono sedute due figure appresso ad una caldaja dalla quale s’alzano densi vapori e qualche volta una luce rossiccia e migliaia di scintille. Diritto, attrae verso al fuoco, passa la strada, ma i cavalli nitriscono, scalpitano e s’impennano. — Il postiglione si mette a bestemmiare e a far orazione, — egli frpsta i cavalli, — i cavalli non vogliono avanzarsi. — Tu salti involontariamente fuor della vettura, e corri qualche passo avanti.

Tu vedi allora distintamente la bella fanciulla in abito da notte, bianco e leggero, raggruppata presso la caldaia. Il temporale le ha sciolte le treccie, ed i suoi lunghi capelli bruni volano liberamente per l’aria La sua figura angelica è pienamente rischiarata dalle lingue di