Pagina:Hoffmann - Racconti II, Milano, 1835.djvu/108

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Rembrandt o di Breughel d’Inferno, vivo e moventesi, i capelli ti si sarebbero rizzati sul capo; ma il tuo sguardo non poteva staccarsi dalla giovine fanciulla occupata in quell’opera infernale, e la commozione elettrica che fece palpitare all’istante i tuoi nervi e le tue fibre, accese in te colla rapidità del lampo l’ardito pensiero di sfidare le potenze misteriose del circolo di fuoco. Tutto il tuo timore si annientò in questo pensiero, o piuttosto questo pensiero germogliò nel seno stesso del tuo timore, e gli dovette la vita. Ti sembrava di essere uno di quegli angeli protettori implorati dalla ragazza spaventata, e tu pensavi non poter far niente di meglio che cavar la tua pistola dalla saccoccia e uccider la vecchia senz’altra forma di processo!

Ma mentre pensavi a tutte queste cose, tu gridavi ad alta voce: “Olà” ovvero “Chi va là” ossia “Che fate là!” Il postiglione suona il corno, la vecchia si aggomitola e ruotola nella sua caldaja, e in un momento tutto è scomparso in un denso vapore. Io non oso assicurarti che tu abbia trovata la fanciulla che de-