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— 119 — come è vero che spero di salvarmi. Voi mi conoscete sin dall’ infanzia; e come avrei potuto, io che non ho mai fatto male a persona, diventare in un tratto un abbommevole scellerato? Dico così perchè so che mi tenete per un maledetto assassino, e che mi accusate d’ a« j * ver avuto parte all’ invasione del castello e della morte del mio caro ed infelice f. I '; signore. Ma io sono innocente per la mia vita e per la salute dell’ anima mia!
— Se tu lo sei, sarà subito chiarito per terribili che siano le apparenze che stanno contro di te. Io avrò cura di tuo figlio e della tua roba, perchè se sei assolto abbi a trovare ogni tua cosa nella mie mani.
Il Commissario portò seco tutto il denaro. ' ' Cammin facendo Atìdrès chiese a j / t. •< m/J •'* V* l Giorgina ove aveva riposta la cassetta eh’ egli volea dare al Magistrato j ma lè 'confessò, che non senza dolore,’ l’ aveva restituita a Denner.
A Fulda furono divisi rdue conjugi, e seppelliti in una buja prigione. Qualche giorno dopo si procedette all’ esame in cui Andrès fu accusato d’ aver mess