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Pagina:Hoffmann - Racconti III, Milano, 1835.djvu/121

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— lare, in cui avea campato Denner da un gran pericolo; l’ altra nell’ affare del Conte Aloisio di Fach stato ammazzato da un colpo di Andrès. ; ' »

Questi non'potè tenere il suo furore quando intese una così orrìbile menzogna.

— Ribaldo che sei, osi accusarmi della morte del mio caro padrone trucidato I t * da te? La tua vendetta mi perseguita perchè ho abbonito di accomunarmi con voi, e perchè protestai che t’ avrei ammazzato come una fiera se mettevi ' < t TT * • • • un piede sulla mia porta. Ecco perchè hai assalito il mio povero abituro, mentre io era lontano, e perchè mi hai morto • 1 un bambino innocente. e un valoroso servitore. Ma tu non iscanserai la giusta vendetta di Dio, quand’ anche fossi vittima della tua iniquità. *» Andrès accompagnò la sua deposizione coi più solenni giuramenti; ma Denner si fece beffe di lui e l’ accusò di spergiuro per poco animo e paura del patibolo.

I giudici non sapevano che pensare tenuti perplessi dalla franchezza delle proteste di Andrès e dall’ imperturbabile calma di Denner. Fu menata in giudizio Giorgina, che si gettò gemendo nelle