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Pagina:Hoffmann - Racconti III, Milano, 1835.djvu/124

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— Vlella sua intrinsichezza con Denner, nelT istesso modo che le avea dette nel suo primo processo. Allora gli furono • ad. dosso i carnefici, lo legarono e gli slogarono le membra, mentre degli altri configgevano come degli spilli nelle sue carni. Andrès non potè sostenere il martirio e vinto dal dolore, invocando ia morte, confessò tutto ciò che si volle e fu portato tramortito nel suo carcere.

Lo si fece risentir con del vino, secondo il costume dei torturaci, e cadde in uno stato d’ insensibilità, non so se w % più vicino al sonno od alla morte. Allora gli parve che si staccassero dei mattoni del muro e cadessero sul pavimento della prigione. Un chiarore rossigno s’ intromise per la fessura, gli venne veduto un chiaror vaporoso che ritraeva delle sembianze di Denner, se non che i suoi - \ occhi erano più infocati ed i crespi ca-4 pelli si rizzavano sulla .sua fronte, e i sopraccigli aggrottati, s’ abbassavano più profondamente sul fitto muscolo che si stendeva sopra l’ adunco naso. Denner non s’ era mai più lasciato vedere con un viso così disfatto, e così travestito j perchè s’ era tratto sulle spalle un gran