Pagina:Hoffmann - Racconti IV, Milano, 1835.djvu/13

Da Wikisource.

13 — ' all’ infermo qualche gocciola di limonata fresca cae avevano apparecchiata, mentre che il figlio appoggiato al capezzale gli tergeva il sudore dalla madida fronte.

Spuntava il giorno quando fu aperto l’ uscio con istrepito, cd entrò il celebre dottore Splendiano Accoramboùi.

Se Salvatore non fosse stato ammalato di morte, le due giovinette allegre e giocose non avrebbero potuto tenersi di dare in uno scoppio di riso alla vista del meraviglioso dottore; cosi si contentarono di restringersi timidamente in un cantuccio della camera. Nè creilo disdicevole di dipingere la figura dell’ omiciattolo che venne sull’ aurora a casa di

madonna Caterina in contrada Borgognona. Malgrado tutta la sua gran voglia d’ essere più grande degli altri, il dottore Accoramboni non avea potuto giungere alla statura di quattro piedi. Nei primi anni aveva un’ estrema gentilezza di membra

e prima che la sua testa, un poco

sformata fin dalla nascita per certe guance enfiate e per un doppio mento, si fosse ingrossata oltre il dovere; tprima che il s'uo naso soverchiamene nodi-ito di tabacco di Spagna, sporgesse troppo ,, — r4 — .