Pagina:Hoffmann - Racconti IV, Milano, 1835.djvu/140

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che il vide nascere, .e la mia .casta fidanzata troverà in me uno sposo di lei certamente degno.

Ah! gridò Badoero con impazienza, tu mi parli della-cerimonia dell’ .'Ascensione, ove il Doge sposasi coll’ Adriatico, gettando dall’ alto del Bucintoro un anello nelle sue onde: tu.antico marinajo, tu non conosci altra fidanzata che quest’ umido elemento del quale ancor ieri provasti 1’ incostanza! No, Marino, io pensava ad un imeneo più soave, io pensava che tu saresti fidanzato con una figlia della terra, la più leggiadra figlia che trovar si possa.

— Tu sogni, rispose Faliero senza togliersi dalla finestra, tu sogni, Badoero.

lo maritarmi, io! il'vegliardo d’ ottant’ an* ni, gravato di cure e di travagli, è forse capace d’ amore?

— Cessa, Faliero, cessa dal calunniarti: certo se’vecchio, e molto vecchio; ma?di', non senti in tua vecchiezza tutta M * la vigoria d’ un | giovane, brandisci tu una spada meno pesante di quella di tanti nostri figli, o cammini pel tuo palagio d’ un passo meno spedito che il più giovine de’ tuoi paggi?