Pagina:Hoffmann - Racconti IV, Milano, 1835.djvu/85

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benché — 85 — a qualche spazio, perchè il borioso Capuzzi- arrossiva d’ un valletto cencioso come Michele. Quando apparvero gli spettri, Michele che non paventava nè il diavolo - nè la morte, entrando in qualche sospetto, corse alla porta del Popolo e raccoltivi gli sbirri che vi trovò, venne addosso ai. diavoli mentre appunto s’ apparecchiavano a portar Via Pasquale. Ed esso aveva approfittato del trambusto per portarsi seco Marianna tramortita in braccio, e s’ era scampato con una rapidità senza pari, accompagnato dal suo indivisibile nano.

Il dì seguente. si trovò presso la Piramide di Cestio, il dottor Splendiano tutto, avvolto e sepolto nella sua parrucca che dormiva profondamente come in un letto spirimacciato. Quaado fu desto pareva che i sogni lo portassero ancora, tanto che fu fatica a convincerlo che' si trot vava tuttavia sulla superficie della terra ed in Roma. In fine quando fu ricondotto a casa ringraziò la Vergine e i Santi della sua liberazione, e gittate per le finestre tutte le sue tinture, le essenze , gli elettuarj e le polveri, bruciò le sue ricette, e giurò di non guarir d’ or i — 86