Pagina:Hoffmann - Racconti IV, Milano, 1835.djvu/9

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arrivò ramingo, povero e mendico, appunto nel tempo in cui Masaniello minava., Lacero con alcuni zecchini sbiadati nella sua povera borsa, Salvatore Rosa, sbiettò nella città in una biija notte. Capitò, senza saperlo, sulla piazza Navona, dove in un tempo meno infelice aveva albergato in una bella casa presso al palazzo .Pamfili. Guardò non senza cordoglio quelle finestre grandi, come degli specchi che brillavano al chiarore dei raggi della luna. E pensò non senza dolore che avrebbe a sciupare molta tela e molti colori prima di potersi accomodare un'altra volta là sopra.

E mentre pensava si sentì mancar Fanimo c sciogliere le .ginocchia. « Potrò io, disse frai denti, coricandosi sui gradini di sasso della soglia della casa, potrò io fare tanti quadri come li sciocchi li desiderano? lo per me credo di essere quasi al termine di tutti i miei sforzi. » Un vento da intirizzire infilzava le persone per le contrade, onde il nostro Salvatore si vide in, necessità di andarsi a mendicare un giaciglio. Si levò a stento e barcollando venne sul corso ' é mettendosi per la strada Borgognona;