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qualificò dell’epiteto di vile certo May, col quale aveva avuto diverbio per una contraddanza.
Riferita la cosa a May, questi sfidò Cocheran. Gli avversari si dettero convegno per l’indomani, in prossimità di una bettola, dedicata a Nelson.
Cocheran, accompagnato dai padrini, vi giunse verso le 5 e mezza del mattino, su un attacco a quattro cavalli bianchi. May giunse alle sei, in una modestissima vettura.
Due chirurghi assistevano a cavallo.
Furono stipulate le condizioni dello scontro e fu deciso che il duello avrebbe luogo con la carabina.
Misurato il terreno, la sorte riservò la scelta del posto a May.
I duellanti dettero prova di un sangue freddo straordinario.
Al comando: fuoco! ambedue spararono, e Cocheran piombò a terra con la fronte forata da una palla. May restato incolume, rimontò sulla carrozza a quattro cavalli e quando i medici e i suoi padrini vi ebbero preso posto, tornossene in città, ove una lauta colazione li riuniva in fraterno e giulivo banchetto.
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1846 (4 marzo), Dujarier-de Beauvallon; Principe di Tour et Taxis e il capitano Schnedt. — La conseguenza di una disputa futilissima tra Dujarier, amministratore del giornale la Presse, e de Beauvallon, direttore del Globe, fu il duello che tra questi avvenne; un duello, che, per le conseguenze letali che ne derivarono, tanta emozione produsse nel pubblico francese.
Le condizioni del duello erano: i combattenti, posti a trenta passi, potevano avanzare, ciascuno, di cinque passi. La sorte avrebbe designato colui che doveva provvedere le armi; ma fu espressamente stabilito, che dovevano essere sconosciute ai due primi.
La sorte favorì de Beauvallon. D’Ecquevilley, suo padri-