Pagina:I Duelli Mortali Del Secolo XIX, Battistelli, 1899.djvu/200

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«All’ultimo assalto, il Parrini, afferma l’atto d’accusa, riporta l’ultima ferita alla regione cotica destra, profonda 14 centimetri circa; penetrante in cavità e che fu dai periti giudiziari ritenuta causa unica necessaria e diretta della morte del Parrini, avvenuta nel giorno 22 luglio successivo.

«Durante il combattimento due altre ferite erano state da mano chirurgica cucite, con un punto di sutura ciascuna, ed erano situate una nella parte media della faccia esterna del braccio e l’altra in corrispondenza della base del pilastro esterno dell’ascella destra; ma dalla giudiziale perizia tali ferite al pari delle altre 14 lesioni1 riscontrate sul corpo del Parrini, furono giudicate leggiere perchè nessuna avrebbe recato impedimento maggiore a giorni sei.»


Il verbale di seguito scontro fu firmato alle 10 di sera del 19 luglio dai quattro rappresentanti assorbiti dalle cure che esigeva lo stato del prof. Parrini e non certamente spaventati, come qualche maligno susurrò, dalle responsabilità loro derivanti dall’esito inaspettato e non derivato dal duello.


Firenze, 19 luglio 1884 (ore 10 di sera).

Questa mattina nei pressi di Sesto Fiorentino, a ore 5, ha avuto luogo lo stabilito scontro fra i signori cav. prof. Cesare Parrini e avv. cav. Eugenio De Witt.

Dopo vari e ripetuti assalti, nei quali il signor Parrini, insieme a diverse leggierissime scalfitture e a qualche colpo di piatto, riportava una leggiera ferita toccante l’epidermide, i sottoscritti, sospendendo il combattimento, si sono riuniti



  1. Erano ammaccature, lividure, perchè fu provato non potere il De Witt dirigere opportunamente l’arma, perchè ferito in precedente scontro.