Pagina:I Duelli Mortali Del Secolo XIX, Battistelli, 1899.djvu/230

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1890 (31 dicembre). — Sulla fine del dicembre del 1890, se non erro, un duello alla pistola, ravvolto nel mistero più assoluto, turbò la pace de’ gioviali marsigliesi.

Si diceva che c’erano due morti; poi si venne ad un accomodamento e si ridusse il morto ad uno; finalmente si squarciò parte del velo, che nascondeva il mistero, e si accertò che di morti non ce n’era; ma un sol ferito gravemente, e sulla buona via della guarigione.

I giornali scoprirono il segreto e dai giornali appunto dell’epoca tolgo queste notizie.

«Oggi i nomi sono conosciuti. Il ferito è il conte Adeleski, gentiluomo ungherese, parente del già ministro Tisza, l’altro è il conte di Clermont Tonnerre, giovine di 24 anni.

Il conte Adeleski, nonostante i 50 anni suonati, aveva sposato, tempo fa, una bella ragazza di Vienna, la quale non recava in dote che la sua bellezza, giacchè era di bassa condizione e viveva del lavoro delle sue mani.

Innamorato della ragazza alla follia, il conte non volle ascoltare le rimostranze della famiglia. Il suo matrimonio, male assortito, gli procacciò tali e tanti dispiaceri, che fu obbligato ad espatriare.

Per altro, fin da quando stava a Vienna, aveva ricevuto il giovane conte, la cui bellezza e i modi distinti produssero un gran colpo sulla mente e sul cuore della ragazza.

Ne seguì un romanzo, i cui principali capitoli si svolsero prima a Vienna, poi a Parigi e finalmente a Cannes; ma, secondo molte testimonianze, la relazione non uscì dallo stato platonico. Comunque sia, una circostanza saliente mise il conte Adeleski al fatto della cosa. Fu deciso il duello. La ferita riportata dal conte non ha quella gravità che si credeva: Tra breve sarà ristabilito.

La contessa, cui fu vietato l’accesso nella camera del conte, è tornata a Parigi».