Pagina:I Duelli Mortali Del Secolo XIX, Battistelli, 1899.djvu/251

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Ecco il riepilogo del dibattimento contro Morès:

Dopo le calorose difese dell’avvocato Demange (30 agosto 1893) e degli altri difensori, Morès e i suoi coaccusati sono assolti, e il presidente li rimette subito in libertà.

Tanto nell’aula che per le vie la folla li fa segno ad una calorosa dimostrazione alle grida di «Viva Morès; abbasso gli ebrei!»

Le testimonianze dei maestri di scherma della Scuola politecnica: Rixier, Rouleau e Senille hanno sostenuto che le spade portate dal Morès, e delle quali si parlò nell’udienza di jeri, erano troppo pesanti, e che il Mayer soffriva realmente d’un dolore al braccio.

Ammettono però, che i testimoni del Mayer dovevano rifiutare il duello, in quanto che il dolore al braccio poteva provenire dalla malattia chiamata il crampo degli schermitori.

Il Mayer fu riconosciuto abile a maneggiare la spada, ed i medici Renard, Vibert, Faivre e Pasquelin, malgrado qualche critica, riconobbero il duello regolare.

I maestri di scherma periti, Vigeant e Merignac, sostennero che malgrado le spade pesanti, il dolore al braccio del Mayer non poteva essere stato cagione d’inferiorità per lui, anche in vista della brevissima durata del duello.

Quando Leo Taxil sostenne in udienza d’aver udito dire da Guérin in tribunale, mentre si discuteva il processo Burdeau-Drumont: «Bisogna finirla con gli ebrei; bisogna appiccare Rotschild alla lanterna del suo palazzo; noi vogliamo un cadavere israelita!», Guérin lo smentisce gridandogli:

«Voi commettete un’infamia! Siete un brigante!»

Il presidente ammonì Guérin, dicendogli che non bisognava insultare i testimoni ed intimatogli di ritirare l’espressione «brigante»; altrimenti avrebbe dovuto applicargli una severa penalità.