Pagina:I Duelli Mortali Del Secolo XIX, Battistelli, 1899.djvu/268

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È un mezzo comodo di cui si abusa!

Ebbene, l’uomo, il pubblicista che scriveva nel 1887 in questi termini sul duello, nel febbraio (15) del 1895 moriva in duello, nella maniera la più spaventole e stupida, che mente umana può concepire.

E moriva nell’isola della Grande-Jatte, per una polemica futile, schiocca, ucciso netto da Le Chântelier, antico ufficiale.

Non c’è da incriminare il vincitore di questo terribile combattimento; le cose si passarono con molta lealtà; ma anche la spada passò lealmente a traverso il corpo del povero giornalista.


Luglio 1895. — Erano a tavola da buoni camerati il maggiore Shacklett e il colonnello Robinson. Cos’è, cosa non è? una parola oltraggiosa esce dalle labbra del maggiore per colpire il colonnello. Alla parola segue il lampeggiare e lo sparo delle rivoltelle. Il maggiore Shacklett spara per primo e traversa con una palla la testa del colonnello. Questi cade; ma appena a terra, fa fuoco a sua volta e fracassa la spalla destra del maggiore, che a suo turno si ripiega su sè stesso.

I colpi continuano fino a che ci son cartucce nell’arma.

Finita la battaglia accorsero gli amici. Robinson era morto; aveva ricevuto altre tre palle: una nel braccio sinistro, una nel ventre e l’altra attraverso il collo.

Il maggiore era vivo; ma in che stato! Ciò non gli impedì, però, di far buon viso alla sfida di un parente del colonnello, che pretendeva essersi il maggiore servito del revolver, mentre il colonnello offeso aveva il diritto di scegliere la lotta. Quindi, rispondere di sopruso.

Questo fatto, che sembra favola, è vero? l’ho letto nei giornali del Kentucky, che ne davano un lunghissimo resoconto con testimonianza di autorità, cittadini, negri, ecc.