Pagina:I Duelli Mortali Del Secolo XIX, Battistelli, 1899.djvu/302

Da Wikisource.
290

sono essere negati alla libera scelta dello sfidato da nessun perito in materia, essi non credono invocare estraneo giudizio, mentre si sentono sicuri del loro pieno diritto. I rappresentanti dell’on. Cavallotti soggiungono che la scelta del guanto di spada e foulard non è ispirata dallo scopo di menomare la gravità dello scontro, tanto più che il cuoio del guanto di fioretto e il foulard difendono l’avambraccio quanto il guanto di sciabola. I rappresentanti dell’on. Macola, insistendo nelle loro conclusioni primitive, i rappresentanti dell’on. Cavallotti, serbando nel pensiero di non prolungare la vertenza, subirono la condizione imposta, accettando il guantone di sciabola.

Lo scontro viene fissato per le 3 pom., in un casale convenuto, fuori di porta Maggiore».


Le ultime lettere di Cavallotti e di Macola prima del duello. — Il Don Chisciotte del 3 corrente pubblicava:

Ecco la lettera già annunciata dall’on. Macola:

Roma, 2 marzo 1898.

                Signor Direttore,

Una parola ancora, perchè mi spetta, e se il pubblico si secca passi oltre: non sono io che ci prendo gusto! Le differenze che l’on. Cavallotti ha coi suoi padrini per eventuale errata interpretazione del mandato non possono riguardarmi. Gli on. Niccolini e Socci si presentarono ai miei con pieni poteri e lo dichiararono; discussero, conchiusero, firmarono e basta. Il loro silenzio durante tutta questa faccenda lo dice chiaro.

Qui adunque finisce la vertenza.

L’on. Cavallotti non ne fu contento. Ebbene: aveva due mezzi, o sconfessare i suoi padrini, o farmi rispondere (a-