Pagina:I Duelli Mortali Del Secolo XIX, Battistelli, 1899.djvu/34

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Nei pochi giorni di quiete che il genio guerresco di Napoleone a loro concedeva, quei reduci da tante lotte cruenti, se la godevano un mondo nello sferracchiare con un borghese; con uno di quei pochi che la benignità dell’imperatore aveva dimenticato a casa.

Ad onor del vero bisogna convenire che il sommo duce non la vedeva, in fatto di duello, come i suoi dipendenti. Egli, almeno in apparenza, disapprovava questa nuova specie di esercizio militare, da lui non comandato; e lo disapprovava a tal punto, da privare della sua grazia imperiale il bravo generale Destaing, che per una questione sorta durante la campagna d’Egitto, uccideva, nel 1802, in duello a pistola il generale Reynier, a cui la palla avversaria aveva squarciato il cuore!

Però, i morti in duello, durante il primo impero, furono meno numerosi di quanto generalmente si crede. Invece, i duelli gravi e quelli mortali raggiunsero una cifra spaventosa durante il periodo della Ristorazione.

Le lotte della tribuna parlamentare si risolvevano a colpi di spada e di pistola, fuori della Camera, al Bois de Boulogne, o nei dintorni di Parigi, o in Parigi stesso; o nei boschetti del Palais Royal.

In quei tempi, oltre i politicanti, c’erano pure molti altri sfaccendati. Parecchi generali, innumerevoli ufficiali senza impiego e senza soldati, cercavano di ammazzare la noia del dolce far niente, uccidendo i generali e gli ufficiali che invece avevano il comando di reparti.

Gli ufficiali a mezza paga, poi, superavano nel numero le stelle del firmamento e, come anch’essi avevano quattrini pochi e non sapevano proprio dove dare del capo per cacciar la noia di un ozio forzato, camminavano sui piedi degli altri; sfondavano, o ammaccavano a suon di gomitate le costole del prossimo; o regalavano un ceffone al primo bellimbusto, che incontravano per via. Altri, invece, si piantavano ad una cantonata, decisi ad attaccar briga col sesto, col tredicesimo o col ventesimo passante; mentre tal’altri se ne andavano in cerca di uno qualsiasi che portasse occhiali, o soprabito lungo o corto, o cappello sulle ventitre, per provocarlo a singolare tenzone.