Pagina:I Duelli Mortali Del Secolo XIX, Battistelli, 1899.djvu/57

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Il rappresentante del Popolo sovrano, però, s’ebbe la peggio: perchè riportò una ferita mortale al ventre.

Il David aveva diretto una lettera ingiuriosa al collega Maillefer, gerente del Peuple Souverain, che si trovava in prigione, e perciò nella impossibilità di difendersi; benché avesse chiesto un paio di giorni di.... permesso per dare una lezione al David.

Quando Maillefer apprese la disgrazia toccata al suo sostituto, guardando l’inferriata della prigione, ebbe ad esclamare: «È pur vero, che non tutti i mali vengono per nuocere!»


Per una ragione delicata quanto intima, ed era intimissima, un duello alla pistola fu concordato tra un certo signor Costa e un tale signor Benoît1.

Le condizioni furono stabilite, di comun accordo dalle parti, in questi termini:

Distanza: cinquanta passi, con facoltà d’avvicinarsi ciascuno di quindici passi2.

Giunto al limite minimo segnato, il signor Benoît invita l’avversario a tirare. Questi vi si rifiuta; provocando un combattimento di generosità, che minaccia di non finire più:

— Sparate, signor Costa, ve ne prego.

— Perchè debbo sparare io? Fatemi l’onore di sparare per primo voi, signor Benoît!

— Non sia mai! Vi scongiuro di tirare il vostro colpo. Andiamo; siate gentile, signor Costa.

— Chiedetemi quello che volete; uccidetemi.... ma non posso permettermi di sparare prima di voi.

— Andiamo, signor Costa; se voi non aderite al mio

  1. Gaz. d. Trib., 3 agosto 1833.
  2. Cioè, distanza minima tra i duellanti: venti passi.