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Pagina:I Fioretti di San Francesco, A. Cesari, 1860.djvu/176

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172 fioretti


INCOMINCIA LA VITA

DI FRATE GINEPRO


Come frate Ginepro tagliò il piede ad uno porco,
solo per darlo a uno infermo.

Fu uno degli elettissimi discepoli, e compagni primari di san Francesco, frate Ginepro, uomo di profonda umiltade, di grande fervore e caritade; di cui san Francesco, parlando una volta con quelli suoi santi compagni, disse: Colui sarebbe buono frate Minore che avesse così vinto sè e ’l mondo, come frate Ginepro. Una volta a santa Maria degli Angeli, come infocato di caritade di Dio visitando uno frate infermo, con molta compassione domandandolo: Possoti io fare servigio alcuno? Risponde lo infermo. Molto mi sarebbe grande consolazione, se tu mi potessi fare che io avessi uno peduccio di porco. Disse di subito frate Ginepro: Lascia fare a me, ch’io l’averò incontanente; e va, e piglia uno coltello, credo di cucina, ed in fervore di spirito va per la selva dov’erano certi porci a pascere, e gittossi addosso a uno, e tagliali il piede e fugge, lasciando il porco col piè troncato; e ritorna e lava e racconcia e cuoce questo piede; e con molta diligenza, apparecchiato bene, porta allo ’nfermo il detto piede con molta caritade. E questo infermo il mangia con grande aviditade, non senza consolazione molta e letizia di frate Ginepro; il quale con grande gaudio, per far festa a questo infermo, ripeteva gli assalimenti