Pagina:I Nibelunghi, Hoepli, 1889, I.djvu/143

Da Wikisource.
72 I Nibelunghi

630Molti allor de’ più nobili e gagliardi
In quella terra di Borgogna a dietro
Cavalcando tornar. Venìan gl’intatti,
I feriti venìan, che dagli amici
Potean senza vergogna ed ignominia
635Udir saluti. E l’ospite regale,
Prence Gunthero, a quegli ospiti suoi
Incontro venne con gran gioia. In festa
Il suo grave dolor così finia.
     Oneste a’ suoi fè le accoglienze, ancora
640Le fè oneste agli estrani. A ricco sire
Null’altro s’addicea fuor che sue grazie
Render cortese a chi per lui venia,
Chè presa quei si avean con molto onore
La lor vittoria nella pugna. Intanto
645Volle Gunthero che de’ suoi fidati
Altri dicesse le novelle e quale
Andando colpo ebbe mortal. Ma soli
Sessanta prodi egli perdea. Fûr pianti
Questi sì, come suolsi incliti eroi
650Pianger caduti. Incolume chi venne,
Molte portò con sè targhe squarciate