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Pagina:I Nibelunghi, Hoepli, 1889, I.djvu/144

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I Nibelunghi 73

Là, nella terra di Gunthero, e molti
Elmi infranti e disfatti. Ecco, scendea
Da’ suoi destrieri, innanzi dal palagio
655Regal, la gente, e udironsi gioiose
Grida colà per le accoglienze oneste.
Ma gli alloggi apprestarsi a’ cavalieri
Si fean per la città. Volle Gunthero
Che quegli ospiti suoi con molta cura
660Altri guardasse, e cenno fè che intento
Altri attendesse a ogni ferito e il tutto
Agevole rendesse ed approntasse;
E videsi qual fosse alta di lui
Verso i nemici suoi virtù sincera.
     665Egli disse a Liudgasto: E siete voi
Il benvenuto a me! Per cagion vostra
Ebb’io gran danno, di cui poscia, lieta
Se fia la sorte, avrò l’ammenda. Intanto
Ricompensimi Iddio gli amici miei,
670Chè per me con amore elli operaro.
     Bene a ragion, risposegli Liudgero,
Render dovete lor grazie cortesi.
Niun re giammai vincea, sì come voi,

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