Pagina:I Nibelunghi, Hoepli, 1889, I.djvu/157

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86 I Nibelunghi

Avrò vergogna. Fate sì che venga
Da mia sirocchia principe Sifrido,
Perchè il saluti la fanciulla. Sempre
Gioia avrem noi di ciò. Lei che guerrieri
150Unqua non salutò, costui saluti;
E noi quel prode valoroso e bello
Acquistato ci avrem per tal favore.
     Dell’ospite regal vennero allora
Tutti i congiunti là ’ve l’uom gagliardo
155Rinvennero. Ei dicean questa parola
Di Niderlànd al valoroso: Invito
Il re vi fa perchè venirne in corte
Tosto vi piaccia. Vi farà un saluto
La sua sirocchia. Ad onor vostro è questo!
     160Di ciò ben fu gioioso in fino all’alma
Il giovinetto sire; ei ne recava
Gioia nel cor senza rancura, intanto
Che vicino a mirar d’Ute leggiadra
Era la figlia, ed ella sì dovea
165Sifrido salutar con un dolce atto.
Quand’ella innanzi a sè vide arrestarsi
L’altero garzoncel, ratto del viso