Pagina:I Nibelunghi, Hoepli, 1889, I.djvu/331

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260 I Nibelunghi

Odio immane fra lor. Ne fûr dolenti
185E lagrimosi poi molt’occhi fulgidi.
     Per quanto a Dio là si compiesse il rito
E la gente cantasse, alla regina
Lungo soverchio parve il tempo. Affranta
Era d’assai la sua persona e l’alma
190Afflitta e mesta, e ne dovetter poi
Molti eroi valorosi e di gran core
Portar la pena. Con le donne sue,
Andò Brünhilde al monastero innanzi
Ad aspettar. Pensava: Ora più assai
195Intender cose mi farà Kriemhilde,
Perchè mai, con favella ardita e fiera,
Me di tanto accusò. S’ella ne ha vanto,
Ne va la vita di Sifrido. — Ed ecco
Ora venirne con alquanti prodi
200La nobile Kriemhilde; e a lei si volse
Donna Brünhilde in questi detti: Voi
Qui v’arrestate. Concubina osaste
Appellarmi, e però fate ch’io ’l vegga.
A me grave dolor, tanto sappiate,
205Pel dir vostro toccò. — Rispose allora