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714 I Nibelunghi

Di tanti eroi, Gunthero ed Hàgen tolti,
Soli esti due. Andavane l’antico
445Hildebrando, e di sangue era egli molle,
E la trista novella iva recando
Là ’ve prence Dietrico ei rinvenìa.
     Com’egli vide assidersi costui
Cruccioso e mesto, gran dolor n’avea
450Il nobil prence. Hildebrando ei vedea
Rosso di sangue per l’usbergo ancora,
E sì ne chiese le novelle, come
Gl’ingiugnea la sua cura. Orsù, mi dite,
Hildebrando maestro, in questa guisa
455Perchè di sangue di piaga mortale
Molle voi sête? E chi vi fe’ cotesto?
Penso che abbiate voi, là dal palagio,
Con gli ospiti pugnato. Io sì vi fêi
Di ciò forte divieto, e con giustizia
460Evitato l’assalto avreste voi.
     Ei rispose al suo prence: Hàgen fe’ questo.
Queste ferite ei m’assestò nel tempo,
Là nella sala, ch’io volea da quelli