Al fren d’Amore il suo libero spirto,
Volente sottomesso, e in braccio ad Ebe
I primi assaporò palpiti arcani 320Della creta novella!1 Oh tempestosi
Gorghi, ove fiero del pietoso pondo
Della bella Isolina in aspra lotta
Lucifero sen stiè di contro al fato,
E fu maggior del fato e di sè stesso!2 325Oh terribile strazio, allor che tutta
La teutonia gente i memorandi
Oltraggi di Torgravia e di Rosbacco
Vendicò sul gentil suolo di Francia;
E fer più allegra la vendetta il diro 330Incendio, e la Licenza attorta il crine
D’aspidi sozzi, e la fraterna strage
Gavazzante in Lutezia!3 Inorridito
Sen fugge il canto dell’Eroe sull’orme, 335Che le tue salutando infami sponde
Pei roghi antichi e pel recente sangue,
O giallo Manzanar, creduto al dorso
Dell’ignifero pin, vola anelante
Del vergin mondo di Colombo ai lidi. 340Fior fior del labbro si dipinse agli almi