Pagina:I Paralipomeni del Lucifero.djvu/31

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canto primo. 25

Celesti un riso quando udir l’arguta
Disputa dell’Eroe col darviniano
Pratoplaste dell’uomo, e palma a palma
Picchiar per tanto di febea potenza
345Nitor che vide impallidir gli allori
Dell’Alighieri e del Cantor d’Orlando.1
Poi gelido per gli arti il terror corse
Alla diva assemblea quando, maggiori
Cose toccando, lor dipinse il verso
350Del giaguaro la lotta e dell’Eroe;
Tremenda lotta, che per l’ampia selva
Attonite già fè le testimoni
Arbori gigantesche e sordi gli echi!
E quando stretta colla bronzea destra
355L’aperta canna della belva, al core
Tutta chiamando la riposta rabbia,
Il favoloso Eroe nel cieco abisso
Come lapillo la gettò rugghiando,
Furor novello d’incessanti applausi
360Risuonò da ogni banda: così suole
Per le elvetiche rupi inviolate
Ratto scoppiar delle valanghe il tuono.2

  1. Lucifero, canto IX.
  2. Lucifero, canto X.