Pagina:I passaggi delle Alpi e la ferrovia del Brennero.djvu/14

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Cosi è del Sill. Esso sorte al piano come da una spaccatura, mentre le due sponde protendono e s’avanzano sopra la valle dell’Inn, dove scendono precipitose. Ora per salire da Innsbruck (m. 630) a Matray (m. 987), o bisogna seguire l’imo del torrente, od attenersi alla sponda sinistra su cui svolge con mille serpeggiamenti la postale, od appigliarsi alla sponda destra procurando uno sviluppo alla linea nella falda stessa del monte che fa parete alla valle dell’Inn. Impossibile riesce il primo partito a motivo della tortuosità e della strettezza del burrone sicchè una strada in esso ricavata dovrebbe risultare un continuo alternarsi di gallerie e di ponti, nè mai avrebbe beneficio di sole. Il seguire la sponda sinistra, presentava ripidità di pendenze, enormi spese di tunnels (uno dei quali da ricavarsi nelle ghiaje, lungo più di due chilometri) ed instabilità di suolo, dovendosi appoggiare ad una falda di materia alluvionale scorrevole e piena di anfrattuosità. Evidente era quindi il bisogno di tentare una traccia lungo la falda sinistra, orrida pur essa in alcune tratte di inaccessibili burroni, traccia la quale dovesse raggiungere il ciglio superiore dei burroni stessi. Occorreva in poche parole di trovare uno sviluppo tale da Innsbruck (m. 630) a Patsch (m. 883) che distano nella geometrica loro projezione di soli chilometri 8, da poter vincere la enorme diversità di altezza di oltre 250 m. con una pendenza inferiore del 20 per 1000. E ciò si ottenne mediante una linea che staccandosi dalla stazione di Innsbruck ed appoggiandosi alle falde del monte toccasse Ambras, si approfittasse dell’altipiano di Ampass per farvi una grande svolta che ritornando per Altrans e Vill giungesse a Patsch radendo il ciglio verso l’Inn di quelle alte e pittoresche praterie con uno sviluppo totale di quasi 17 chilometri, ed una media pendenza del 15 per 1000.

Nessuna grave difficoltà presenta il tracciato da Patsch a Steinach se si eccettuino alcuni manufatti arditi per la loro altezza a traverso le forre che solcano la costa dell’Ell-